David Beghè si dedicò molto all'arte sacra, operando in piena conformità ai canoni accademici hayeziani e bertiniani. Questa scelta nasce dal profondo sentimento religioso dell'artista ligure e dalla sua forte spiritualità, che emerge assai limpidamenteb dai vasti cicli di affreschi decoranti numerose parrocchie della Diocesi ambrosiana situate lungo un percorso che unisce la provincia di Milano al Varesotto e al territorio comasco e brianzolo, a cui vanno ad aggiungersi alcune chiese nella terra d'origine dell'artista.

In questo ambito non va trascurato l'influsso di Raffaele Casnedi, insegnante di Beghè a Brera e uno dei più convinti sostenitori del movimento accademico: specializzatosi nell'affresco a soggetto religioso, si astenne dal partecipare alle esposizioni, secondo una linea di comportamento in parte condivisa anche da Beghè.

Va inoltre ricordato il legame fra il lavoro di Beghè e l'opera pittorica del genovese Nicolò Barabino: forti analogie tematiche, iconografie cromatiche ed esecutive che lasciano ipotizzare probabili scambi fra i due autori o addirittura la frequentazione da parte di Beghè di una scuola pittorica barabiniana, della quale solo recentemente è stata documentata e storicizzata l'esistenza.

David Beghè devoted himself to sacred art. This choice comes from the deeply religious sentiment of this Ligurian artist and his strong spirituality. These feelings come out from the great production of frescoes decorating many parishes of Lombardy and a few churches of the artist's place of origin.

 

MADONNA CON MANTO BIANCO (Olio su tela, cm 125x90, 1919) - Nell'ambito di quella che potrebbe essere definita la "produzione barabiniana" di Beghè, questa Madonna rappresenta una delle prove migliori, soprattutto dal punto di vista tecnico. Il tema della Madonna dell'Ulivo, spesso presente nella sua opera, è qui trattato con toni quasi monocromi, la Madonna di tre quarti, il Bambino di fronte e un raffinato gioco di contrasti fra il ramo d'ulivo, la luminosità delle figure e l'uliveto scuro sullo sfondo.

MADONNA OF WHITE MANTLE (canvas 1919)
This Madonna is one of best examples especially from a technical point of view.

IL BAMBINO GESU' BENEDICE IL MARE (Olio su tela, cm 210x133, primo decennio del XX secolo) - Quest'opera di grandi dimensioni, forse destinata in origine ad un altare, denota l'avvicinarsi della pittura di Beghè ad aree simboliste, liberty o preraffaellite: tali caratteri sono evidenti soprattutto nell'allungamento della figura della Vergine e nelle chiome sciolte. L'esecuzione delle onde, decisamente realistica e di segno opposto rispetto alla figura, oltre a confermare le buone doti pittoriche di Beghè, potrebbe testimoniare anche eventuali contatti col pittore Antonio Discovolo. Di questo dipinto esiste una replica in forma di stendardo presso la chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta a S. Maria, frazione di Calice al Cornoviglio.

INFANT JESUS BLESSING THE SEA (canvas early 20th century)
This work of large dimension possibly devoted originally to an altar shows the approach of Beghè’s painting to the artistic currents like symbolism, liberty or pre-Raphaelite.